Quando racconto agli amici quello che faccio la mattina loro…ridono!! Anzi alcuni ridono e dicono “tu sei matta!”, altri con tanto di sorriso e occhietti alzati al cielo esclamano “io non potrei mai perché non ho la tua forza di volontà”.
Tutte le volte che mi fanno questa osservazione sorrido ma sento l’amaro in bocca: NO, non lo faccio con s-forzo di volontà…. Ma con cura di me.
Andiamo per gradi: come si fa a stare bene davvero e a migliorarsi? Qual è il segreto? Come si fa? E volontà o altro?
Io credo che prima di parlare di COSA fare sia importante ragionare su COME si arriva a farlo.
Non è un atto di volontà ma ho solo voluto, deciso, pianificato e…fatto! Faccio con disciplina e continuità, e non con forza (o sforzo) di volontà.
E già perché per migliorarsi non serve ripetersi di continuo “devo dimagrire” o “dovrei fare sport” o “vorrei tanto imparare inglese” no, per migliorarsi serve prima un atto risoluto di coraggio: sceglierlo davvero!
Per me il percorso nasce ben prima di iniziare a fare delle cose (che sia la dieta, lo yoga, la corsa…) passa cioè da quattro azioni ben specifiche che possono durare 10 minuti in tutto oppure settimane ma sono necessarie, sia che stiate pensando di mettervi a dieta sia di diventare Amministratori Delegati della vostra nuova e futura società.
E il percorso è:
- VOLERLO (davvero)
- DECIDERLO (sul serio)
- PIANIFICARLO (concretamente)
- FARLO (con disciplina e non con sforzo)
Ma andiamo per gradi perché per ciascuna fase ci sono benefici potenzianti e…. inciampi! Molto spesso non si riesce a fare una cosa non perché non si è capaci, ma come effetto di un blocco nei passi precedenti, pensati frettolosamente o addirittura saltati.
Per fare un esempio semplice: non riesco forse a seguire una dieta (che sarebbe un problema del fare) se nel frigo di casa e nella dispensa non ho i cibi giusti (quindi problema di decisione e di pianificazione: aver fatto la spesa giusta!).
- VOLERLO (davvero)
Io credo che per decidere di intraprendere un’azione di cambiamento serve prima di tutto un GRANDE PERCHE’!
Perché davvero lo vuoi fare? Qualsiasi nuova azione sia…perché farlo?!? Perché? Seguo l’esempio della dieta: perché davvero mettersi a dieta? Per perdere 3 kg? O perché si vuole stare avvero meglio con se stessi? Per mettere l’abitino che non entra più o perché ci si vuole sentire leggeri, sgonfi e tonici qualsiasi vestito si indosserà?
Di questo sto parlando: non c’è nessuna azione, tanto meno nessun cambiamento, che duri che non abbia un gran PERCHE’ sotto! Il mio è stato ammalarmi: scoprire la connettivite e il tumore, le rigidità muscolari continue e la paura di stare male ed è venuto spontaneo trovare una cura, una cura che funzioni a qualsiasi ora inizi!! Ma credo che non serva arrivare ad una grande malattia per farsi questa domanda!
Trovato il proprio grande perché ora sappiamo perché volerlo davvero e siamo davvero, dal mio punto di vista, a metà strada: se il perché tiene davvero…il resto sarà più facile! E siamo pronti al passo successivo…
2- DECIDERLO (sul serio)
Una volta che so perché voglio fare questa cosa serve coraggio e non tanto volontà: serve decidere di buttarsi. Decidere che qualsiasi cosa accada porterai avanti questa tua decisione.
La mente mille volte ci farà dubitare della bontà di questa scelta: ci dirà che abbiamo altre priorità, o che non conviene, o che siamo troppo stanchi, che potremo rimandare ad un altro momento, che vedi alla fine non funziona davvero…e mille altre “giustificazioni” così. Quindi deciso il perché farlo è il momento di chiederci davvero se siamo decisi a farlo sul serio, comunque vada: cioè non una settimana o due, non solo se da buoni risultati subito, non solo se gli altri ci riconoscono la bellezza/utilità del nostro gesto.
Dobbiamo decidere che lo faremo sul serio anche se non ci saranno risultati, non ci arriveranno commenti positivi dagli altri, non saremo sempre super felici di farlo. Lo faremo comunque.
Stiamo decidendo con coraggio che avremo perseveranza, che continueremo a farlo a lungo termine. E credetemi questo è il punto critico. Spesso qui si sottovaluta l’effetto di tanti giudizi/commenti che facciamo noi verso noi stessi o gli altri rivolti a noi.
Io ho scelto di meditare, leggere e allenarmi ogni giorno, ogni mattina anzi, perché fa bene a me, anche se sembrerò matta, anche se mi costa fatica, anche se gli altri difficilmente capiranno, anche se significa perdere qualcosa della vita serale, e quindi amiche e fidanzati potrebbero lamentarsi del mio andare a letto presto. Ho deciso di farlo perché fa stare bene a me, a prescindere dai giorni in cui crederò che non vale la pena o altri mi diranno che sarebbe più divertente (e lo è!) fare altro! Ho scelto di essere costante, il che non significa sempre-sempre, in modo rigido, ma significa in modo continuo, a prescindere dai risultati.
Come va allora avanti la storia?
Per la pianificazione (3) e infine l’azione (4)…ci vediamo al prossimo post! E se vorrete scriverò anche qualche trucchetto o esercizio che ho usato per approfondire e “sbloccare” ciascuna fase!
“Se sapessero quanto tempo ho dedicato alla mia preparazione
non direbbero che sono un genio”
– Michelangelo –
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