Lento Lento Veloce Lento

A quale ritmo va il benessere?


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Ricominci-amo. Da qui.

Ecco, ci sono momenti come questi, in cui tutto ricomincia. E io rimango …attonita.

Mi capitano spesso, proprio a settembre questi momenti, quando ci sono i riavvii delle attività dopo l’estate. E mi chiedo spesso cosa fare, che anno sarà, cosa è più giusto seguire, a quali progetti dedicare energie e tempo e quali invece…chiudere.

Mi sento un po’ coraggiosa, un po armata, e un po’… in gabbia!

pesce-squalo

C’è che non sono mai stata brava a scegliere: da quale scarpe mettere a quale colore di maglione indossare, dagli esami opzionali dell’università ai fidanzati..al lavoro. C’è che tutto mi sembra interessante, piacevole, stimolante. E anche se avverto che è impegnativo o poco piacevole…la verità è che sento sempre quel campanello che suono: la sfida. Ogni cosa nuova per me è una sfida: un gioco che inizia con “ce la farò?”. E la risposta dentro di me è sempre “Sì, buttati”. Fare tante cose è sempre stata la ricetta della mia esistenza.

  • “Se abbiamo paura di essere, di vivere, possiamo mascherare questa paura intensificando il nostro fare. Più siamo occupati, meno tempo abbiamo disponibile per sentire, essere, vivere.” – A. Lowen

Ora è settembre e da più fronti, lavorativo e personale, mi arrivano domande chiare: “Cosa vuoi fare? Su cosa vuoi concentrarti? verticalizza…focalizza…allinea…investi….” …e io rimango così seduta sul divano, tazza di caffè bollente accanto, agenda aperta, pc acceso…business plan bianchi davanti a me… e sento che ci sono troppe spinte dentro di me, troppi obiettivi, troppe idee, troppe cose.

Io non voglio più essere occupata in tante cose, io voglio essere impegnata in cose di valore. E allora c’è questo, che forse per quest’anno la cosa che più voglio imparare è prendere la vita con leggerezza.

leggerezza

Basta con il perfezionismo, la sfida, e il voler arrivare dappertutto. Forse basta anche pensare a come fare ogni cosa, all’effetto di ogni cosa, a se conviene o no, se è seria o no, se.

E così sono tornata a scrivere proprio qui. Uno spazio a cui penso spesso, con cui litigo e faccio pace. Uno spazio che amo. Qualsiasi sia il suo futuro.

Ricominci-amo.

zen2

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1 Commento

il blocco della scrittrice

Per un po’ non sono riuscita a pubblicare niente. Ho avuto qualche mese di strano blocco dello scrittore…
Avevo pensato al blog come strumento per condividere percorsi verso il benessere… e che quindi, una volta fatta la fatica di raccontare pubblicamente il passaggio difficile dello scorso anno,  avrei scritto solo di cose “belle”. Non avrei dovuto parlare di attimi difficili, ma solo di una ripresa, magari a tratti lenta o veloce, ma comunque una ripresa.
Invece tra giugno e luglio, mentre off-line procedo con i controlli, qualcosa si incrina…cominciano i dubbi sulla salute, qualche numero sulle analisi del sangue che si sballa, qualche espressione perplessa sul volto della dottoressa, qualche accertamento in più che mi viene richiesto….e sì, mi sono fermata!

prendiamoci del tempo…

prendiamoci del tempo…

16 giugno 2014. Corridoio. Seduta. Davanti ad una porta chiusa con dei fogli appoggiati sulle gambe e una busta gialla porosa che li racchiudeva tutti.
Dovevo ritirarle per forza queste analisi. Da 10 giorni facevo finta di “dimenticarmi”.
Perché tanto erano solo controlli, perché tanto potevo “stare tranquilla” perché tanto “va tutto bene”… O forse perché avevo un brutto presentimento.
E sono qui a guardarle, la testa in aria, le gambe sconnesse dal corpo, il galleggiamento nel tempo e nello spazio in atto perché sì, è così, un valore è aumentato. E non doveva. Doveva restare 0.
Ma ok…è aumentato di poco, quindi non significa niente. Magari mi sto allarmando per niente. Quel tessuto rimasto li, in gola, quei pochi millimetri di (ex)tiroide, è vivo.
Non credo sia un bene ma magri sbaglio.
E ora sono qui ad aspettare che la dott, dietro questa porta, mi spieghi che fare. Se aspettare, agire, fare di nuovo.
Finisce che sì, va tutto bene….ma è complicato. Questo tipo di carcinoma follicolare è…aggressivo e raro e merita attenzioni diverse.
Aspettiamo, ripetiamo le analisi e l’ecografia e capiremo meglio cosa fare.

7 luglio 2014. Venerdì mi richiama la dott.ssa, sono pronte le analisi e mi chiede di vederci urgentemente. Ci vediamo lunedì ma già so come andrà la conversazione. Nessun medico ti chiama prima dicendo nella stessa conversazione “urgentemente” e “valutiamo” per darti poi solo buone notizie.
E così vado, lunedì mattina.
E dovrò fare quello che non voglio fare.
Di nuovo una radioterapia.
A settembre, dopo le ferie,
Così ho un blog che parla di benessere, ma non riesco a scrivere perché dovrei scrivere che sto male. O che starò per stare male. Ma non voglio mentire quindi…non dico niente.

lunedì: si inizia!

lunedì: si inizia!

8 settembre: lunedì. iniziare a fare quello che non voglio fare. Medicina Nucleare. Ospedale di Busto Arstizio.

9 settembre: oggi. Decido che è il momento di uscire dal blocco. Stare con quello che c’è, significa anche restare sinceri. Forse anche questo è benessere, forse accettare questa cura è un altro passo di benessere.